Gli investitori sono costantemente alla ricerca di opportunità per diversificare i propri portafogli. Questo contesto ha portato a una crescente attenzione verso due categorie di investimento: gli investimenti reali e gli investimenti alternativi.
Capire le caratteristiche, i vantaggi e i rischi associati a ciascuna di queste categorie è essenziale per fare scelte informate e ottimizzare le proprie strategie finanziarie.
Da notare che gli investimenti reali e gli investimenti alternativi non sono opposti, ma appartengono a categorie diverse con alcune sovrapposizioni. Possono essere comparati in termini di diversificazione del portafoglio, liquidità, protezione contro l’inflazione e potenziale di rendimento. Tuttavia, ogni tipo di investimento ha le sue caratteristiche uniche e il suo profilo di rischio, quindi la scelta tra i due (o l’inclusione di entrambi) dipende dagli obiettivi finanziari individuali, dalla tolleranza al rischio e dall’orizzonte temporale dell’investitore.
Cosa sono gli investimenti reali?
Gli investimenti reali, noti anche come investimenti in asset tangibili, rappresentano una categoria di investimento che comprende beni fisici e materiali. Tra gli esempi più comuni rientrano gli immobili, le infrastrutture, le risorse naturali (come petrolio, gas e metalli preziosi), le terre agricole e le foreste. Questi investimenti sono apprezzati per la loro capacità di offrire una protezione contro l’inflazione, poiché il valore degli asset reali tende ad aumentare in linea con i prezzi al consumo. Inoltre, essi forniscono una fonte di reddito stabile e prevedibile attraverso affitti, canoni di concessione o sfruttamento delle risorse.
Tuttavia, gli investimenti reali richiedono una gestione attiva e presentano una serie di sfide, tra cui l’illiquidità, i costi elevati di transazione e manutenzione, nonché la vulnerabilità a fattori economici e ambientali. Per questi motivi, gli investitori devono considerare attentamente il proprio orizzonte temporale e la propria tolleranza al rischio prima di allocare una parte significativa del proprio portafoglio in asset reali.
Cosa sono gli investimenti alternativi?
Gli investimenti alternativi rappresentano una categoria diversificata di opportunità di investimento che vanno oltre i mercati tradizionali di azioni e obbligazioni. Tra questi, il Private Equity e il Venture Capital sono strumenti che prevedono l’investimento diretto in aziende private, spesso in fase di crescita o ristrutturazione.
Il Private Equity si concentra su aziende consolidate con l’obiettivo di migliorare il loro valore nel tempo, mentre il Venture Capital supporta startup e imprese emergenti con alto potenziale di crescita ma anche con maggiori rischi.
Il Private Debt consiste nel prestare capitale a imprese private che non hanno accesso diretto ai mercati dei capitali pubblici, offrendo un’alternativa alle fonti di finanziamento tradizionali come le banche. Questo tipo di investimento può fornire rendimenti interessanti, spesso superiori a quelli dei titoli di debito tradizionali, ma comporta anche un rischio di credito maggiore.
I Fondi di Investimento Alternativi (FIA) includono una vasta gamma di veicoli d’investimento, tra cui hedge fund, fondi immobiliari, fondi di private equity e fondi di infrastrutture. Questi fondi sono caratterizzati da strategie d’investimento flessibili e spesso complesse, mirate a generare rendimenti assoluti indipendentemente dalle condizioni di mercato. Essi possono utilizzare tecniche avanzate come la leva finanziaria e il trading di derivati, offrendo potenziali rendimenti elevati ma anche un rischio significativo.
Infine, l’investimento in asset reali alternativi comprende beni tangibili meno convenzionali come opere d’arte, collezionabili, energie rinnovabili e immobili. Questi investimenti possono fungere da diversificatori di portafoglio, grazie alla loro bassa correlazione con i mercati finanziari tradizionali, e possono offrire sia apprezzamento del capitale che protezione contro l’inflazione. Tuttavia, richiedono una conoscenza approfondita del mercato specifico e una gestione attiva per massimizzare i rendimenti e minimizzare i rischi.
Quali sono i benefici per le PMI in caso di finanziamenti alternativi?
Ora che abbiamo visto le tipologie di investimenti alternativi (argomento che si può ulteriormente approfondire a questo link: azimutdirect.com/it/blog/finanza-alternativa/cosa-sono-e-come-funzionano-gli-investimenti-alternativi), sorge spontanea una domanda, quali sono i vantaggi per chi sta dall’altra parte?
I finanziamenti alternativi, in questo caso, offrono numerosi vantaggi alle piccole e medie imprese, consentendo loro di accedere a capitali necessari per crescita e sviluppo in modi più flessibili rispetto ai tradizionali canali bancari. Uno dei principali benefici è l’accesso a fondi attraverso il Private Equity e il Venture Capital, che non solo forniscono capitali, ma anche competenze manageriali e supporto strategico, contribuendo a migliorare le performance aziendali e ad accelerare l’innovazione.
Il Private Debt rappresenta un’altra valida opzione, permettendo alle PMI di ottenere finanziamenti senza diluire il capitale sociale, mantenendo così il controllo aziendale. Inoltre, l’accesso ai Fondi di Investimento Alternativi (FIA) offre alle PMI l’opportunità di beneficiare di capitali pazienti e di lungo termine, spesso essenziali per progetti di sviluppo infrastrutturale o di espansione internazionale. Questi strumenti di finanziamento possono essere meno regolamentati e più adattabili alle specifiche esigenze aziendali, rendendoli ideali per le PMI che necessitano di soluzioni su misura.