Gli anni ’90 sono tornati! Non solo nel mondo della moda le collezioni attuali si orientano ai classici degli anni ’90, ma anche nel mondo dei videogiochi. All’epoca sono stati creati veri e propri capolavori e sono state implementate numerose innovazioni. Ciò è dovuto al rapido sviluppo dell’hardware e ai costanti nuovi desideri dei clienti. Al più tardi, con l’introduzione dei CD-ROM, sono emerse delle possibilità completamente nuove in termini di spazio di archiviazione. Anche gli appassionati di casinò trovano slot retrò, come si può vedere chiaramente presso il provider Casino777 e tuttavia, gli anni ’90 stanno celebrando un grande ritorno riproponendo i storici titoli.
Questi sono stati i classici assoluti degli anni ’90 nel campo dei videogiochi e dei giochi per computer
I primi giochi tridimensionali sono apparsi non solo sul computer, ma anche sulla console. Con il Nintendo 64, uno spin-off della famosa serie di Super Mario è apparso per la prima volta in 3D. All’inizio degli anni ’90, gli esperti avevano addirittura previsto che un Jump & Run 3D non sarebbe stato possibile. Ma Nintendo è riuscito a realizzare il progetto e Super Mario 64, che fu un successo assoluto. Per la Playstation, le parti 3-7 della serie Final Fantasy sono state rivoluzionarie ed i titoli sono riusciti a vendere milioni di copie in tutto il mondo.
Anche la prima parte della serie Half-Life, apparsa sul mercato per dei personal computer nel 1998, è memorabile. Gli oltre 9 milioni di giochi venduti parlano un linguaggio chiaro. Anche la serie Resident Evil ha attirato l’attenzione in questo decennio. La prima parte è stata pubblicata nel 1996, seguita dalla seconda (1998) e dalla terza (1999). Delle grandi partite che continuano ad essere seguite anche su pellicola fino al giorno di oggi. Per inciso, si stima che tutte le versioni di Street Fighter 2 per tutte le piattaforme abbiano generato un fatturato di circa 10 miliardi di dollari a favore degli sviluppatori. Street Fighter 2 è uscito nel 1991 facendone addirittura un film.
La serie Pokémon deve essere considerata un vero e proprio fenomeno di massa. Nel 1996 il gioco è apparso in Giappone e tre anni dopo in Europa. L’entusiasmo continua ancora fino ad oggi. Ma anche gli spara tutto 3D ego segnano un grande successo. Il primo Wolfenstein 3D ha avuto un grande successo e con il titolo DOOM oltre milioni di giocatori in tutto il mondo (inizialmente più tramite connessione LAN) si sono sfidati. DOOM 2 e DOOM 3 sono seguiti di conseguenza. Chi amava i giochi di strategia ha potuto sfidare il classico “Sid Meier’s Civilization” nel 1991. Ancora oggi, la serie affascina i giocatori globalmente parlando ed essendo onesti: nessuno si preoccupa della grafica obsoleta. Il principio del gioco è estremamente accattivante, decine di milioni di copie di tutti gli spin-off, compreso il primo gioco della serie, sono passate al banco fino al giorno di oggi. Naturalmente ci sono ancora innumerevoli classici degli anni ’90, ma sarebbe difficile elencarli in un solo articolo.
Classici rivisitati: i migliori esempi
Negli anni ’90, “Duke Nukem 3D” è stato sicuramente uno dei primi sparatutto in prima persona con prospettiva 3D e capacità di rete assoluta. Questo decennio in particolare ha prodotto dei titoli come DOOM, Half-Life, Unreal e Quake. Gli sviluppatori hanno eseguito i desideri dei fan per una nuova edizione. È stato pubblicato con il nome di “Duke Nukem 3D: 20th Anniversary World Tour”. L’edizione del 20° anniversario, per così dire. All’epoca, è stata soprattutto l’interessante design dei livelli a distinguere Duke Nukem 3D dagli altri spara tutto in prima persona.
Inoltre, nel gioco erano presenti molte armi e momenti divertenti. Il motivo per cui l’intera questione dovrebbe essere vista con un po’ di umorismo. In ogni caso, milioni di giocatori in tutto il mondo si sono affrontati nel gioco ed il clamore continua ancora oggi. Quali fattori sono stati migliorati? In pratica non tantissimo. Con piccole eccezioni come nuovi livelli, condizioni d’illuminazione migliorate e ottimizzazioni in termini di prospettiva. Inoltre, i fan possono facilmente passare alla versione originale del 1996 con un semplice click di un tasto. I fan possono scaricare lo spin-off per circa 10 euro. Indossando il jet pack, caricando il fucile laser e spararando agli alieni con frasi spiritose!
Per celebrare il 30° anniversario di Street Fighter 1 (1987), nel 2018 è stata rilasciata la cosiddetta “Street Fighter 30th Anniversary Collection Edition”. In pratica i primi 3 spin-off nell’arco di tempo che va dal 1987 al 1999. Almeno per gli standard dell’epoca, Street Fighter 2 è stato definito “il miglior videogioco di tutti i tempi”.Dal punto di vista attuale però, la grafica non è per occhi viziati, ma l’hype riguardando alla serie Street Fighter è ancora celebre. In effetti, esistono ancora tanti giocatori, che amano il retrò volendo giocare dei vecchi titoli in una nuova edizione.
Giochi di ruolo per i fan più accaniti
Ultima 1″ è stato pubblicato già nel 1981, e la popolare serie Ultima è stata naturalmente continuata negli anni novanta. Sono stati sviluppati anche i primi tentativi di una versione online, precursore dei giochi di ruolo per giocatori di massa puramente tramite connessione a Internet, per così dire. Nel 1997, Ultima Online è emersa sulla scena e con questo gioco nacque la prima modalità multi giocatore online del gioco. Ancora molto popolare tra i fan, e con la nuova edizione della “serie Ultima Underworld”, lo sviluppatore sta facendo omaggio ai successi passati. Anche se il gioco “Underworld Ascendant” ha dovuto reggere molte critiche, i fan sono ancora entusiasti.
Avete trovato un classico? Molti giochi degli anni ’90 funzionano anche senza emulatore sul PC.
È anche possibile trovare titoli popolari degli anni ’90 su vari marketplace o direttamente presso lo sviluppatore per un download economico. Molti funzionano anche senza emulatore del browser, come “The Secret of Monkey Island” o “Battle Isle 1”. In caso di necessità, consigliamo un emulatore gratuito per il browser che “adatta” le prestazioni del computer ai requisiti di sistema dei giochi dell’epoca. Nel frattempo, i requisiti di sistema degli anni ’90 sono talvolta curiosi (per gli standard odierni). Prendiamo l’esempio di “DOOM” del 1993: i requisiti minimi di sistema erano un processore 486, 8 megabyte (non gigabyte) e 40 megabyte di spazio su disco rigido.
Ecco perché il clamore intorno agli anni ’90 continua, soprattutto nel mondo dei giochi.
Al giorno d’oggi, tutto ruota intorno ad una grafica il più possibile realistica, ed il divertimento del gioco spesso va in secondo piano. I titoli vengono spesso giocati in 20, 30 o 40 ore. Negli anni ’90 la tecnologia è migliorata rapidamente e gli sviluppatori hanno dedicato molto tempo e impegno ai titoli di gioco. Alcuni giochi sono semplicemente indimenticabili perché sono stati dei veri e propri successi degli anni ’90. Ciò che oggi si considera standard normale (come la grafica 3D) è stata una vera innovazione in quel decennio. Questo vale non solo per la grafica, ma anche per la qualità del sound. Dopo un po`di tempo, le prime vere schede audio permettevano ai giocatori di godere di una colonna sonora paragonabile al sound cinematografico. In combinazione con la prima grafica 3D, gli anni ’90 rimangono indimenticabili in termini di videogiochi.